Attualmente all’interno dell’ecovillaggio Case Bacò siamo 3 famiglie, 6 adulti e 7 bambini.
Ada, Anna, Anita, Claudio, Erica, Fausto, Luca, Margherita, Roberto, Sara, Tina, Tito, Tommaso.
Da dove nasce il progetto Case Bacò?
Il progetto nasce una decina di anni fa, momento in cui ci siamo incontrati in un’ esperienza di vita comunitaria. Abbiamo poi percorso strade diverse per qualche anno, ma sempre mantenendo un legame e condividendo i momenti importanti della vita di ognuno. Abbiamo poi iniziato un percorso di gruppo che ci ha portato per prima cosa a dare un nome alla nostra idea: CASE BACO’.
Perché Case Bacò?
Case Bacò è un nome legato ad un vitigno antico, rustico, presente nel giardino di una delle famiglie del gruppo. Vitigno che ha come caratteristica gli acini molto piccoli e vicini tra loro , produce un’uva dolcissima, un po’ selvatico e un po’ salvifico. Noi vorremmo essere così, radicati al luogo e alla sua storia, ma selvatici e portatori di buoni frutti.
Perché abitare insieme in un ecovillaggio?
Abbiamo voluto abitare un luogo comune, ridando vita ad edifici di valore storico precedentemente in disuso e concretizzare nella nostra quotidianità i valori che sentiamo importanti per noi, per i nostri figli, per la comunità locale.
Condivisione ed ecologia sono parole ricche e piene, ma da continuare ad arricchire e riempire di senso giorno dopo giorno, insieme, nella pratica delle nostre scelte di vita quotidiana.
Il percorso per creare Case Bacò
Abbiamo iniziato a cercare lo spazio adatto nell’estate 2017, e in poco tempo, esattamente il 13 febbraio 2018 abbiamo comprato le attuali Case Bacò. Avevamo fretta di cominciare!
La ristrutturazione è iniziata pochi mesi dopo, con un cantiere partecipato e che coniuga la condivisione di competenze, la volontà di ristrutturare secondo i canoni della bioedilizia, le nostre possibilità economiche e…la vita quotidiana delle nostre famiglie!
Abbiamo iniziato a cercare lo spazio adatto nell’estate 2017, e in poco tempo, esattamente il 13 febbraio 2018 abbiamo comprato le attuali Case Bacò. Avevamo fretta di cominciare!
Per arrivare a concretizzare le varie tappe che portano alla costruzione di un progetto che potesse assomigliare all’idea che abbiamo di ecovillaggio, e per iniziare a sperimentare dall’inizio, anche nelle scelte più pratiche, la “dimensione comunitaria”, ci siamo dati un metodo di lavoro, ispirato al metodo del consenso.
Ci siamo avvalsi dell’aiuto di un facilitatore professionista che oltre a seguirci nel percorso di formazione del progetto Case Bacò, ci ha dato utili spunti di riflessione rispetto a vari strumenti di lavoro di gruppo, per poter garantire a tutti una vera condivisione rispettosa dei bisogni e dei punti di vista.
Abbiamo scelto di realizzare il nostro progetto nel paese in cui già risiedevamo, Crespano del Grappa, che abbiamo da tempo scelto perchè riunisce il paesaggio meraviglioso della pedemontana del Grappa e la vita di un paese vivace e con tutti i servizi necessari alla vita di una famiglia.
Vogliamo stare in relazione con la vita sociale del paese di cui siamo parte, seppure una sola di noi sia “nativa”. Perché crediamo nelle relazioni e nei cambiamenti possibili nel dialogo tra le diversità di tutti.